GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

Il 20 novembre è la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre 1989, infatti, l’ONU ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, stabilendo così finalmente che tutti i bambini hanno dei diritti.
Il diritto primario di ogni bambino è quello di non essere considerato un piccolo adulto. Il bambino non pensa, non ragiona, non reagisce, non comunica come un adulto, la sua vita emotiva e il suo modo di relazionarsi sono diversi dal mondo dell’adulto.
Tutto ciò vale in ogni situazione, a maggior ragione in un momento delicato della sua esistenza, quando il bambino si ammala e finisce in ospedale. Il diritto alla salute non si esaurisce con farmaci e terapie, ma porta con sè tanti altri diritti, come per esempio il diritto di avere sempre accanto una figura di riferimento, di essere ricoverato solo quando le cure non sono possibili a casa o in day hospital, il diritto di essere assistito da personale pediatrico in un reparto pediatrico, di non provare dolore e paura. Soprattutto, il diritto al gioco, attraverso il quale riesce ad affrontare la malattia, a rendere accettabile una realtà per lui difficile da comprendere ed elaborare l’esperienza in ospedale.
La prima Carta dei Diritti dei Bambini in Ospedale è quella di Leida del 1988, ma ancora prima, nel 1987, proprio a Varese, da un gruppo di donne, venne promossa e fatta promulgare la Legge Regionale 16/87, decisamente pionieristica, “Tutela della partoriente e del bambino in ospedale”.
Quella sensibilità varesina non si è mai dissolta e continua ancora oggi grazie a Il Ponte del Sorriso, che ogni giorno, da 30 anni, porta nei reparti pediatrici, l’altra metà della cura, quella fatta di sorrisi, accoglienza, attività ludica e di tutte quelle tecniche non farmacologiche che aiutano i bambini a guarire giocando. La stessa sensibilità che ha favorito la nascita e lo sviluppo dell’Ospedale Del Ponte.