Due importanti progetti “targati” Giovani imprenditori di Confapi e da Apid (il Gruppo femminile di Confapi) e dedicati al territorio, in particolare al mondo della scuola e al sociale.
Entrambi sono stati presentati nel corso dell’Assemblea annuale con cena benefica del Gruppo giovani presieduto da Iwan Pizzi tenutasi giovedì 23 settembre al Golf dei Laghi di Travedona, dove erano presenti anche gli esponenti de “Il Ponte del sorriso” e di Fondazione Culturale 1860, soggetti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto “Insieme per…” .
Un “titolo” che comprende due differenti obiettivi da raggiungere con modalità diverse e tempi differenti.
Il Gruppo Giovani con il Gruppo Donne di Confapi, intende sostenere il progetto “Ponte del Sorriso” che ha un’importanza di rilievo nazionale. Da qui la scelta da parte di APID, a giugno, di far dipingere una sala di attesa dell’ospedale di Giubiano con i disegni e i colori sgargianti della brava pittrice Daniela Nasoni.
Adesso però la volontà di aiutare i piccoli pazienti si è fatta ancora più grande e insieme al Gruppo Giovani di Confapi e Confapi è stato studiato un progetto ad hoc.
“Il progetto del nuovo ospedale è partito nel 2010 e terminerà nel 2013 – ha spiegato Piera Pavanello, presidente di Confapi Donne -. Durante l’estate siamo entrati in contatto con l’associazione “Ponte del sorriso” e la sua presidente Emanuela Crivellaro, decidendo di avviare con loro una collaborazione al fine di rendere sempre più a misura di bimbo la struttura”.
“Vogliamo iniziare una raccolta fondi che ha avuto proprio la cena del 23 come punto di avvio – prosegue Piera Pavanello -. Non ci poniamo limiti: vogliamo organizzare iniziative e trovare sponsor da qui in avanti. In base alla cifra che avremo raggiunto decideremo se proseguire facendo dipingere un’area più ampia dell’ospedale o magari acquistare un’apparecchiatura medica. E se saremo bravi potremo fare entrambe le cose”.
Un’idea che ha ovviamente raccolto il plauso di Emanuela Crivellaro e di Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera, anch’egli presente alla serata che ha saputo perfettamente unire programmi e beneficenza.
“Il nuovo ospedale pediatrico è una sfida per tutta la città di Varese. Deve essere considerato un investimento: si vuole realizzare una struttura di livello nazionale che sia riferimento per la mamma e il bambino – ha detto Walter Bergamaschi -.I fondi disponibili sono quelli che garantiscono i livelli standard, ma noi vogliamo quelli di eccellenza. E per raggiungerli serve la collaborazione e la generosità di tutti al fine di centrare un grande risultato grazie alla compartecipazione di pubblico e privato”.
Soddisfatta del nuovo appoggio anche Emanuela Crivellaro:”Il progetto “Ponte del sorriso” include la presenza fondamentale dei volontari che cercano di ricreare nell’ospedale un ambiente a misura di bambino. Questo vuol dire organizzare giochi, eventi, colori e laboratori che sappiano distrarre i piccoli rendendo meno traumatica l’esperienza del ricovero e facendoli reagire meglio alle cure. Ovviamente per continuare e migliorarci serve l’aiuto di tutti: un grazie di cuore a Confapi che hanno scelto di scendere in campo per noi“.
Infine, l’intervento del presidente di Confapi Varese Franco Colombo:”Sono orgoglioso della nostra discesa in campo in favore del Ponte del Sorriso. Ritengo sia fondamentale sapere accettare la sfida del nuovo ospedale in modo concreto: l’imprenditore deve sapere agire al servizio della propria comunità, lasciando tracce visibili e utili“.
L’altro progetto si chiama “Scuola e Impresa” e vuole promuovere la creatività degli studenti degli istituti superiori della provincia di Varese.
Interessati al piano i ragazzi di terza, quarta e quinta. “Agli studenti di quarta chiederemo di presentare invenzioni relative a prodotti che secondo loro potrebbero essere innovativi: ad esempio porte particolari, nuove forme di tavoli e bottiglie, ma anche gioielli capace di suscitare scalpore. Insomma, oggetti creativi in grado di attrarre interesse da parte del mercato”.
Di questi elaborati una ventina passeranno alla fase successiva che proseguirà nella classe quinta
“Vogliamo offrire agli studenti delle conoscenze che difficilmente potrebbero ricevere dietro ai banchi di scuola – conclude Pizzi -. Intendiamo mostrare loro la realtà economica del nostro territorio per aiutarli nel loro futuro”.
In questo progetto è coinvolta anche la Fondazione Culturale 1860 di Gallarate (rappresentata da Angela Romano) che ha svolto un ruolo importante per il collegamento con gli istituti scolastici del Basso Varesotto.
“Scuola e Impresa” ha riscosso successo tra le scuole della provincia che hanno cominciato ad aderire all’iniziativa.