Il Carnevale è, per i bambini, una delle ricorrenze più attese dell’anno. Il vestito in maschera, le chiacchere e le frittelle, i coriandoli e le stelle filanti, tutto fa parte dei preparativi che ogni famiglia programma in questo periodo.
Per un bimbo che viene ricoverato, l’atmosfera carnevalesca rischia di andare persa.
Il bambino potrebbe vivere questa perdita come la perdita della normalità, della vita quotidiana, che, invece, è fondamentale che continui anche in ospedale per il suo benessere psico fisico.
Ecco perché Il Ponte del Sorriso organizza nei reparti varie iniziative. Si comincia con i costumi. Con carta crespa, cartoncino e materiale vario si realizzano maschere, cappelli, copricapi e vestiti, ma il clou arriva il giovedì grasso.
In Pediatria a Varese è giunto Pin Girometta, portando regali e dolci, con la famiglia Bosina e gli animatori della Bottega delle Meraviglie che hanno proposto giochi di magia e bolle dalle mille forme. In Pediatria a Cittiglio tutti, medici, infermieri e volontari, con il cappello da pirata in testa si è dato il via ad un gran ballo con sfilata, mentre i volontari hanno costruito uno splendido teatro con i burattini e messo in scena uno spettacolo dal titolo “Tutto ruota intorno a un virus”. In Pediatria a Busto Arsizio sono arrivati Tarlisu e Bumbasina, due tipiche maschere bustocche. In Pediatria a Tradate grande festa con l’associazione Machetu, che ha portato tanta allegria e risate. In Neuropsichiatria Infantile il divertimento è stato costruire enormi uccelli del Paradiso.
Si replica poi al sabato grasso con altre risate, allegria, stelle filanti, dolci e chiacchere.
Il Carnevale è una festa la cui tradizione si perde nella notte dei tempi, la più pazza e variopinta, durante la quale i protagonisti sono il gioco, lo scherzo, la finzione. E per un po’ si fa finta che la malattia vada via.