IL GRANDE CUORE DI ROBERTO

Roberto Turati è un papà per il quale, qualche anno fa, la nascita del suo bambino Lorenzo è stata fonte di grande ansia e preoccupazione per la salute del piccolo. Per fortuna tutto si risolse nel migliore dei modi, ma quell’esperienza ha per sempre segnato Roberto, rendendolo estremamente sensibile alla sofferenza che i bambini e le loro famiglie provano quando ad ammalarsi è proprio il bambino.

Roberto è uno sportivo e ha pensato di dedicare una sua impresa titanica a Il Ponte del Sorriso Onlus, per sensibilizzare tutti sull’importanza di sostenere i progetti della fondazione che, ogni giorno, si prodiga per rendere più sereno il percorso di malattia dei bambini.

Assieme ad una esperta guida alpina di Alagna, Nicola De Gasparis, partirà intorno alle 2.00 di notte per raggiungere il Cristo delle Vette a quota 4.167 mt, dove porterà le impronte delle mani dei bambini ricoverati in Pediatria al Del Ponte. Un gesto simbolico per invocare aiuto e protezione per tutti i bambini che sono in ospedale.

Dal Cristo delle Vette scenderà, sempre con la guida, verso il Passo dei Salati e da lì in mountain bike arriverà fino a Gressoney, dove troverà la bici da strada Passoni, fornita dell’omonima casa produttrice di Vimercate, che gli verrà consegnata  assieme all’abbigliamento sportivo Alka sport, dal suo carissimo amico Francesco Frattini, ex ciclista professionista su strada, di Varese.

Si tratta della stessa bici che ha accompagnato Roberto in questi 7 mesi di duro allenamento, a cui si è dovuto sottoporre, con  una preparazione atletica e nutrizionale, seguita dalla dott.sa Rachele Aspesi,  per riuscire a superare questa grande prova.

Con la bici percorrerà circa 290Km fino a Camogli, dove da qui a piedi, per oltre 2 ore, raggiungerà la spiaggia di San Fruttuoso, in occasione della famosa processione del Cristo degli Abissi.

“Circa 16 ore di attività intensa e l’unico mio pensiero ad ogni pedalata e ad ogni passo, sarà poter trasformare tutta quella fatica in aiuto per una grande associazione il Ponte del Sorriso. Credo però sia più giusto chiamarla grande famiglia cioè un insieme di persone che grazie al loro calore riescono a rendere meno dolorosa la sofferenza che due genitori possono vedere negli occhi del loro bambino malato” è la motivazione con cui Roberto spiega il suo gesto.

Dal Cristo delle Vette al Cristo degli Abissi affrontando un percorso pieno di difficoltà, ma con forza e coraggio, esattamente come fanno i bambini in ospedale.

Ad attenderlo a San Fruttuoso, sarà presente una delegazione della fondazione Il Ponte del Sorriso con Valentina, la ragazzina alla quale, qualche anno fa fu salvata la vita grazie alla generosità di tanti cittadini del territorio, che contribuirono a pagare il costoso intervento di trapianto al fegato.

Proprio Valentina, per testimoniare con Roberto, quanto sia impegnativo raggiungere il traguardo della guarigione, ma che non deve mai venire meno la speranza di farcela.